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Una filiera di qualità sostenibile

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Una filiera di qualità sostenibile

La nostra vocazione per la sostenibilità nasce nel primo, costitutivo anello della filiera: i nostri soci viticoltori, che coltivano i loro vigneti con amore e rispetto dell’ambiente, curandoli come veri e propri giardini. Quella stessa attenzione e quello stesso impegno per la tutela e la valorizzazione della nostra uva si trasmettono poi a tutte le altre fasi del ciclo produttivo: dalla vendemmia al conferimento dell’uva, dalla sua lavorazione all’affinamento del vino.

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1983/87

Re-introduzione del rame per ridurre l'impiego di fitofarmaci pericolosi e salvaguardare gli acari utili.

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1989

Pubblicazione del volume “Natura e agricoltura, la protezione integrata attraverso la conoscenza e la valorizzazione degli insetti e degli acari utili”.

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1990

Adozione e promozione del Protocollo di Produzione Integrata: uno strumento con criteri di coltivazione rispettosi della vite, dell’ambiente, del viticoltore e del consumatore.

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1991

Introduzione del metodo della confusione sessuale per la tignoletta (Lobesia botrana) su 13,7 ettari a Mezzocorona.

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2000

Pubblicazione del volume “Natura e Agricoltura, la produzione integrata attraverso la conoscenza delle principali malattie fungine del melo e della vite”.

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2001

Estensione del metodo della confusione sessuale per la tignoletta (Lobesia botrana) a tutti i nostri soci viticoltori.

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2002

Potenziamento del metodo della confusione sessuale con l’introduzione del diffusore doppio valido per tignoletta (Lobesia botrana) e tignola (Eupoecilia ambiguella).

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2003

Applicazione del metodo della confusione sessuale su tutta la superficie viticola trentina: ben 9700 ettari.

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2009

Adozione dell’aggiornamento del Protocollo di Produzione Integrata.

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2013

Potenziamento del metodo della confusione sessuale con l’introduzione del diffusore triplo per tignoletta (Lobesia botrana), tignola (Eupoecilia ambiguella), ed eulia (Argyrotaenia ljungiana).

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2016

Tutti i soci viticoltori ottengono la Certificazione Ministeriale SQNPI – Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata – sulle uve.

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2017

Potenziamento del metodo della confusione sessuale contro la cocciniglia farinosa (Planococus ficus).

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2017

La Cantina ottiene la Certificazione Ministeriale SQNPI – Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata – sul vino.

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2020

Controllo dei vigneti per segnalare le viti colpite da “Flavescenza dorata”.

7 passi nella sostenibilità
Passo dopo passo ci impegniamo per tutelare le qualità biologiche dei vigneti e valorizzare le caratteristiche specifiche di ogni vitigno.
1
Coltiviamo, curiamo e vendemmiamo i vigneti con le nostre mani
2
Utilizziamo solo pergole trentine e barbatelle certificate
3
Nutriamo il terreno con sostanza organica, come i residui della potatura e della sfogliatura
4
Applichiamo il metodo della confusione sessuale per limitare l’uso di fitofarmaci
5
Facciamo largo uso dell’irrigazione a goccia per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua
6
Conserviamo siepi e muri a secco per dar riparo a varie specie dell’ecosistema
7
Effettuiamo lo sfalcio con attenzione alla maturazione delle essenze

Trentino terra del vino

Verdi valli, fiumi limpidi, alte cime e laghi coloratissimi: è nel cuore delle Dolomiti che nascono le Denominazioni di Origine Controllata (DOC) dei nostri vini. Una terra non solo ricca di bellezze naturali, castelli, storia, cultura e tradizioni, ma anche particolarmente favorevole alla coltivazione della vite. Da sempre, la composizione estremamente varia del terreno e la convivenza di diversi microclimi (alpino, continentale, mediterraneo) consentono di produrre vini dai colori, profumi e sapori unici e irripetibili. Caratteristiche che hanno permesso al Trentino di essere insignito dell’importante riconoscimento internazionale “Wine Region of The Year 2020” da parte della rivista americana “Wine Enthusiast”.